Quando un recruiter apre un curriculum, i primi 10 secondi sono decisivi.
È in questo brevissimo intervallo che si forma la prima impressione, quella che determina se il CV verrà approfondito o se finirà tra quelli scartati.
Ma cosa colpisce davvero in quell’istante iniziale? Ecco cosa osserva un recruiter in tempo record quando valuta un CV.
1. La struttura visiva e la leggibilità
Prima ancora dei contenuti, un recruiter percepisce l’aspetto generale del CV:
- È ordinato o caotico?
- Le sezioni sono facilmente distinguibili?
- I titoli sono chiari?
- Ci sono elementi superflui?
Un curriculum ben impaginato comunica subito professionalità, cura e precisione, qualità ricercatissime in ogni posizione.
2. Il ruolo attuale e quello più recente
Nei primi istanti lo sguardo va direttamente alle ultime esperienze lavorative, per capire:
- cosa fa attualmente il candidato;
- quanto è collegato al ruolo offerto:
- se il percorso è coerente.
Una mansione recente rilevante fa guadagnare immediatamente punti.
3. Il job title: è in linea con la posizione?
Se il titolo professionale coincide o è vicino a quello dell’annuncio, il recruiter continua la lettura con interesse.
Se invece non c’è corrispondenza, il CV rischia di essere accantonato rapidamente.
4. Le competenze chiave (skills)
In dieci secondi non si leggono tutti i dettagli, ma si cercano le parole chiave:
- competenze tecniche (es. SAP, Social Media Advertising, programmazione),
- competenze trasversali (es. problem solving, teamwork),
- certificazioni o strumenti richiesti.
Per questo è fondamentale personalizzare il CV in base all’offerta.
5. La chiarezza dei contatti e dei dati principali
Il recruiter controlla subito se il candidato ha inserito:
- nome e cognome,
- email professionale,
- numero di telefono,
- eventualmente LinkedIn.
Contatti mancanti o confusi? La selezione si ferma prima ancora di iniziare.
6. La coerenza del percorso formativo
Il percorso di studi non è sempre determinante, ma viene comunque valutato in pochi secondi per verificarne:
- pertinenza con il ruolo,
- eventuali qualifiche aggiuntive,
- certificazioni.
7. Elementi “red flag” immediati
In 10 secondi si notano anche eventuali criticità:
- CV troppo lungo (oltre 2 pagine per profili junior),
- informazioni banali o non professionali,
- foto inadatta,
- errori grammaticali evidenti,
- email poco professionale (es. “stella99@…”).
Sono aspetti che possono portare a un’esclusione immediata.
Perché i primi 10 secondi sono così importanti?
Perché il recruiter gestisce decine (a volte centinaia) di candidature per ogni posizione.
La prima scrematura serve a capire quali CV meritano davvero un approfondimento.
Un CV che supera il “test dei 10 secondi” ha molte più possibilità di arrivare al colloquio.
Come ottimizzare il CV per superare la prima selezione
Ecco alcuni consigli pratici per i candidati:
- Usa un layout semplice e professionale.
- Inserisci un titolo iniziale chiaro (es. “Addetto alla Logistica – 3 anni di esperienza”).
- Evidenzia competenze e strumenti chiave in modo immediato.
- Adatta sempre il CV alla posizione.
- Mantieni tutto in 1 pagina (2 solo per profili senior).
- Verifica attentamente grammatica e ortografia.
Conclusione
Nei primi dieci secondi un recruiter non legge il CV: lo scansiona.
Capisce se il candidato può essere in linea con la posizione e se vale la pena dedicargli tempo.
Un curriculum chiaro, ordinato e personalizzato è il modo più efficace per superare questo primo, rapidissimo test e aumentare le possibilità di essere ricontattati.

